Microsoft supporterà i nuovi processori solo con Windows 10. Gli utenti Intel Skylake hanno 18 mesi di tempo per passare al nuovo sistema.
Microsoft ha annunciato che fornirà supporto software agli ultimi processori sul mercato solo con Windows 10. Questa mossa potrebbe indurre molti consumatori ad aggiornare il proprio sistema operativo al fine di sfruttare le tecnologie integrate nei processori più recenti.
In passato la casa di Redmond ha sempre aggiornato le varie versioni di Windows all'uscita di nuove CPU. Questi aggiornamenti a volte erano molto importanti per favorire il corretto funzionamento del sistema operativo con il nuovo hardware, come un update distribuito ai tempi dei Pentium 4 Prescott per vedere i core Hyper-Threaded in modo differente da veri e propri core fisici.
Terry Myerson, Executive Vice President di Microsoft ha spiegato: "...in futuro, con l'arrivo di nuove generazioni di chip, queste richiederanno l'ultima piattaforma Windows disponibile in quel momento per il supporto. Questo ci permetterà di focalizzarci nell'integrare profondamente Windows e il chip, mantenendo la massima stabilità e compatibilità con le generazioni precedenti della piattaforma e il chip. Per esempio Windows 10 sarà l'unica piattaforma Windows supportata sui futuri chip Intel Kaby Lake, il prossimo Qualcomm 8996 e i chip AMD Bristol Ridge".
Windows 7, 8, 8.1 e Windows 10 riceveranno gli update legati ai processori Skylake, ma quando arriveranno le future CPU Intel Kaby Lake e AMD Bristol Ridge Microsoft aggiornerà solamente Windows 10 al fine di garantirne il supporto. Se in quel momento starete usando Windows 7, per farvi un esempio, potreste essere in grado di usare quei processori, ma potreste incorrere in minori prestazioni, consumi maggiori e instabilità.
Microsoft, ha spiegato che nonostante Skylake sia supportato da Windows 7, le prestazioni con Windows 10 sono fino al 30 volte superiori sul fronte grafico e fino a 3 volte migliori per quanto riguarda la batteria.
Questo non significa che Windows 7 e 8.1 non riceveranno più aggiornamenti: i due sistemi saranno supportati per sicurezza, affidabilità e compatibilità rispettivamente fino al 14/01/2020 e 10/01/2023.
La decisione presa da Microsoft farà certamente discutere molti appassionati, spesso poco inclini ad accettare imposizioni come questa (molti temono Windows 10 per questioni di privacy), ma che rende felici Microsoft, i produttori di PC e processori: da una parte la casa di Redmond induce i più restii a migrare a Windows 10, velocizzandone la diffusione, dall'altra porterà molte aziende ad aggiornare interamente il parco macchine per godere del massimo supporto possibile.